Anteprime

12 Luglio

Julien è il risultato di un viaggio musicale intrapreso nel 2007 dal chitarrista Julien Colarossi, originario di Settefrati in provincia di Frosinone, trasferitosi a Dublino (Irlanda) per conseguire gli studi presso la prestigiosa scuola di musica jazz ‘Newpark music centre’ parte del network europeo della ‘Berklee school of music’ di Boston.
Dopo essersi laureato nel 2011 Julien ha proseguito la sua carriera in Irlanda e si è presto stabilito ed affermato come performer, compositore ed insegnante nel panorama jazz irlandese. Oltre ad ottenere una cattedra come insegnante di chitarra presso Newpark music centre, ha registrato e pubblicato 4 album da leader/compositore con il suo quartetto, quintetto e duetto. Il suo ultimo album ‘In my Nature’ è una collaborazione con la super cantante e vocal coach Irlandese Gemma Sugrue.
Julien si è esibito come leader e come side man in tutti i festival prestigiosi Irlandesi quali Guinness Cork Jazz Festival, Limerick Jazz Festival, Down With Jazz, Galway Jazz Festival, Bray Jazz Festival e il Derry Jazz Festival.
Dopo un periodo iniziale trascorso ad integrare il canto nel suo bagaglio musicale e a scrivere un nuovo repertorio, includendo la voce e le parole nelle composizioni, Julien insieme al batterista  Gianluigi di Bona e al contrabbassista Dario Piccioni, porta avanti un nuovo progetto, i ‘Julien‘, con cui si è esibito già in contesti importanti di club e Festival italiani, abbinando il trade mark del jazz italiano, la liricità ad un groove morbido ma avvolgente, un suono molto acustico che spazia dai ritmi serrati del pop alla ricchezza armonica del jazz.
Il repertorio ha un’identità molto personale che ricorda la dolcezza armonica di Chet Baker, l’approccio etereo al pop di Brad Meldhau e l’intensità compositiva di Wayne Shorter.
Julien non ha mai perso il filo conduttore che lo legava al suo territorio e nel 2012, 2016 e 2019 si è esibito sul main stage dell’Atina Jazz Festival, un filo che lo ha riportato a Settefrati, il suo paese natale nel 2021.

Ad affiancarlo il batterista Gianluigi Di Bona, anche lui originario della Valle di Comino, formatosi presso il St. Louis College of Music di Roma. Gianluigi ha avuto prestigiosi maestri ed ispiratori al suo fianco, da Bruno Rizza a Daniele Chiantese, da Claudio Mastracci a Fabio Colella e Roberto Gatto. Dal 2016 al 2023 è stato musicista e batterista ufficiale della trasmissione radiofonica di RAI RADIO 1 “Un giorno da pecora”, condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Il suo drumming in continua evoluzione è orientato principalmente verso il linguaggio jazz, con forti contaminazioni pop e contemporanee. È anche docente di batteria e fondatore di una scuola musicale ad Atina.
Ad Atina Jazz Winter, il progetto ha trovato conferma sul main stage con la presenza al contrabbasso di Dario Piccioni e un ospite d’eccezione: Claudio Filippini, pianista e compositore ormai noto da tempo al pubblico jazz e non solo.
Il trio oggi si arricchisce della presenza di una talentuosissima musicista: Federica Michisanti, bassista e contrabbassista, che ha studiato a Roma presso l’Università della Musica ed il Saint Louis College of Music e presso i seminari di Siena Jazz e Città di Castello. Ha studiato musica classica con il Maestro Andrea Pighi.
Ha vinto il Top jazz 2018 nella categoria nuovi talenti italiani ed il suo disco SILENT RIDES si è posizionato al settimo posto tra i migliori dischi italiani del 2018. Già nel 2017 era stata votata al secondo posto nella stessa categoria. Il Top Jazz è il referendum annuale indetto dalla rivista Musica Jazz.
Nel 2019 ha vinto il premio speciale Siae per l’originalità della ricerca compositiva, in seguito al quale ha suonato con il suo trio con ospite Louis Sclavis. Ha vinto il Top Jazz 2020 con il suo Horn trio, considerato il miglior gruppo italiano dell’anno.
Ha inciso cinque dischi a suo nome, di cui i primi quattro con i progetti Trioness (con Simone Maggio e Matt Renzi) e Horn trio (con Francesco Lento e Francesco Bigoni), mentre è uscito il 29 settembre 2023 il quinto, intitolato “Afternoons”, registrato insieme al suo nuovo “French Quartet” che vede al suo fianco Louis Sclavis, con il quale collabora stabilmente ormai da qualche anno, Vincent Courtois e Michele Rabbia.
Gli ultimi due dischi sono stati prodotti da Parco della Musica Records.
È stata ospite delle trasmissioni di Radio Rai 3 I concerti del Quirinale, La Stanza della Musica,  Battiti  e Piazza Verdi ed ha inoltre  partecipato a prestigiosi festival sia italiani che internazionali.
Nel 2022/2023 ha fatto parte del Tour di Ornella Vanoni “Le donne e la Musica”.
Nel 2021 ha suonato nel tour europeo con il quartetto di Dave Douglas e Franco D’Andrea, con Dan Weiss alla batteria. Ha suonato con Dominique Pifarèly, con il quale collabora in duo. Ha suonato con Nicolas Masson, che fa ora parte del suo progetto Trioness. Ha collaborato con Bob Moses e Greg Burk nel loro progetto “Benign madness, profound gladness”, disco uscito nel 2019. Ha fatto parte dell’orchestra nazionale giovani talenti diretta da Paolo Damiani.

Per questa speciale tappa di ATINA JAZZ 2024, Julien si arricchirà di una presenza davvero importante: il pianista FRANCESCO TURRISI.
Vincitore di un Grammy Award, è stato definito dalla stampa un “alchimista musicale” e un “poliglotta musicale”.  Ha lasciato la sua nativa Italia nel 1997 per studiare pianoforte jazz e musica antica al Conservatorio Reale dell’Aia, dove ha conseguito una laurea e un master. Dal 2004 lavora con successo come musicista freelance. Ha pubblicato cinque album acclamati dalla critica come leader e due come co-leader (“Tarab” un ensemble innovativo transfrontaliero che fonde musica tradizionale irlandese e mediterranea, e “Zahr” un progetto che esamina le connessioni tra musica tradizionale del sud Italia e musica araba). Il suo ultimo album per pianoforte solo “Northern Migrations” è stato descritto come “delicato, malinconico e del tutto coinvolgente” dall’Irish Times. Francesco è anche membro del celebre ensemble di musica antica L’Arpeggiata. Con l’Arpeggiata si è esibito nei più importanti festival di musica classica in Europa e nel mondo (Turchia, Russia, Cina, Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Colombia) e ha inciso per Warner, Virgin, Naive e Alpha.  Dal 2018 collabora con la cantante e polistrumentista americana vincitrice del Grammy Award Rhiannon Giddens, su un progetto di duo che combina perfettamente la musica del Mediterraneo con la musica della diaspora africana nelle Americhe. Nel 2019 Giddens e Turrisi hanno pubblicato il loro album in duo acclamato dalla critica “There is no Other“. Il singolo dell’album “I’m on my way” è stato nominato per un Grammy Award 2020. Il loro secondo album in duo del 2021 “They’re calling me home” è stato nominato per due premi Grammy e ha vinto come miglior album folk ai Grammy Awards 2022. Attualmente Francesco suona pianoforte, fisarmonica, clavicembalo, organo, vari liuti, banjo per violoncello, tamburi a cornice e calici. È a suo agio suonando sia con i veterani del jazz Dave Liebman e Gianluigi Trovesi che con la cantante tradizionale irlandese Roisin El Safty e con la specialista di tarantella Lucilla Galeazzi. Turrisi è stato in tour con Bobby McFerrin, ha interpretato la musica di Steve Reich con Bang on a Can All Stars, ha accompagnato la star del flamenco Pepe El Habichuela e la cantante greca Savina Yannatou La sua lunga lista di collaborazioni include: Bobby McFerrin, Dave Liebman, Gianluigi Trovesi, Bill Frisell, Rhiannon Giddens, Nils Landgren, Wolfgang Muthspiel, Gavin Bryars, Gabriele Mirabassi, Rolando Villazon,  Lisa Hannigan, Savina Yannatou, Maria Pia de Vito, Theodosii Spassov, The King’s Singers, Veronique Gens, Philippe Jaroussky, Pepe el Habichuela, Lucilla Galeazzi.
La sua capacità di rielaborare melodie antiche e ritmi attraverso il prisma del jazz contemporaneo, definisce Turrisi come una delle voci più originali ad essere emerse nella scena Europea negli ultimi dieci anni”. (Ian Patterson – All About Jazz).

13 Luglio

Uno dei nuovi nomi del jazz europeo, già apprezzato ampiamente dalla critica specializzata: la pianista greca Tania Giannouli, che nel maggio 2021 ha ricevuto, insieme ai colleghi di strumento Tigran Hamasyan e Shai Maestro, la nomination ai Deutscher Jazzpreis, importante riconoscimento della discografia tedesca.
Compositrice e improvvisatrice, Tania Giannouli trasferisce sulla tastiera questa sua doppia dimensione che la porta a esplorare il mondo del jazz con personalità, facendo ricorso anche al suo background classico e alle influenze folkloriche della terra di origine. I suoi concerti di piano solo accompagnano quindi l’ascoltatore in un viaggio sonoro in cui l’inventiva del momento si sposa con influssi diversi, che via via si intersecano dinamicamente e con progressiva intensità.

Tania si è aggiudicata il primo posto nella classifica“Nuovo talento Internazionale” Top Jazz 2023 della rivista Musica Jazz