Vittorio Fortuna

Omaggio a vent’anni dalla sua scomparsa

 

Quest’anno, con la conferenza stampa del 31 Maggio omaggeremo un grande uomo, dai mille pregi. Colui che ha dato vita a tutto ciò, alla sua visione, tutt’altro che scontata, che ha dato a questo territorio un grande valore aggiunto.
A Vittorio, ad Atina.
Evviva Atina, Evviva Atina Jazz!

FRIENDS for VITTORIO

Musicisti del territorio che hanno conosciuto direttamente Vittorio Fortuna, hanno collaborato con lui o semplicemente sono cresciuti con Atina Jazz hanno pensato di riunirsi per questa speciale occazione e suonare brani in main stream style, decisi da ognuno in relazione al proprio strumento: da Charly Parker a Bill Evans passando per Art Blakey.

Protagonisti di questo quartetto d’eccezione saranno:

Tommaso Folchetti, Piano
Filiberto Palermini, Sax
Mario Mazzenga, Contrabbasso
Giovanni Colasanti, Batteria

L’idea è quella di proporre quel jazz classico che anche lo stesso Vittorio apprezzava moltissimo.

Virgilio Volante -Piano Solo

Nato a Cassino nel 1999 e ha intrapreso lo studio del pianoforte sotto la guida del M° Giovanni Valle. Ha conseguito il Diploma Accademico di I livello in pianoforte con 110, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone sotto la guida del M° Carlo Negroni e, successivamente, il Diploma Accademico di II livello in pianoforte con 110, lode e menzione d’onore presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida del M° Silvia Limongelli. Ha frequentato i corsi di perfezionamento dell’ Accademia Musicale Chigiana di Siena tenuti dal M° Lilya Zilberstein e attualmente studia composizione presso il Conservatorio ‘Licinio Refice’ di Frosinone sotto la guida del M° Riccardo Santoboni. Ha evidenziato ben presto attitudine sia alla composizione scrivendo musiche di vario genere che alla musica moderna approfondendo i linguaggi jazzistici e delle musiche improvvisate con il M° Carlo Negroni. Ha frequentato svariate masterclass e seminari (col M° Pavel Gililov presso l’Accademia di Musica di Pinerolo, con i M° Boris Petrushansky, Ingrid Fliter e Igor Roma presso l’Accademia Internazionale ‘Incontri col Maestro’ di Imola, le Clinics della Berklee School of Jazz ad Umbria Jazz, una masterclass di arrangiamento e musica d’insieme del M° Enrico Pieranunzi, le masterclass di Barry Harris alla Felt Music Club & School di Roma, un seminario di composizione del M° Stefano Taglietti presso il festival Assisi Suono Sacro…) e si è classificato ai primi posti in vari concorsi internazionali (Premio ‘Clivis’ a Roma, Premio ‘Mozart’ a Frascati, Premio ‘Note nel Borgo dell’Angelo’ a Boville Ernica, Franz Liszt Center International Piano Competition, Muse International Music Competition, UK International Music Competition…). Ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero sia da solista che in formazioni cameristiche. (Atina Jazz, Villa Borghese Piano Day, Mercati di Traiano, Piano City Napoli, Piano City Milano, Istituto Polacco di Roma, Note in Biblioteca a cura della IUC, Concerti del Tempietto, a Siracusa, Marsala, Firenze, Salò, Casamassima, Pescara, Caramanico Terme, in Spagna, Romania…). Ha, inoltre, un’intensa attività di pianista solista, accompagnatore, compositore e didatta sia di musica classica che di musica moderna.

Lucia Ianniello Quartet

Trombettista e compositrice italiana, ama fondere le sue esperienze musicali con altri ambiti
espressivi in progetti multidisciplinari, prediligendo musica contemporanea, improvvisazioni totali e sperimentazione. Si è diplomata in Tromba e in Musica Jazz (I e II livello) al Conservatorio di Frosinone; ha
conseguito, inoltre, la Laurea magistrale in Scienze Economiche e Bancarie, rilasciata dall’Università di Siena e ha collaborato con numerose testate giornalistiche in qualità di giornalista. Attualmente scrive per il mensile Left e il sito Left.it.
Ha vinto una borsa di studio per la partecipazione al Workshop Research-led Performance “Istantanee”.
L’improvvisazione collettiva in Europa: stili e tecniche, presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
A partire dal 2005 ha lavorato a progetti artistici anche in campo teatrale, letterario, e in collettive di arti visive, tra i quali: “Le voci di Ipazia” – Atto unico ideato e diretto da Roberta Pugno, (2009-2010); “ORIGINE/CHANZO” (Città dell’Altra Economia, Roma 2010); “Nel nome di Giordano Bruno” e “Materia d’Amore”, rappresentazioni omaggio a G. Bruno su testo di Roberta Pugno (2012-2014); “Oratorio Laico La Ciociara” diretto da Eugenio Colombo (Atina Jazz 2008), ispirato all’omonimo libro di Alberto Moravia; “In Terre Lontane” diretto da Eugenio Colombo e Giuppi Paone (Villa Celimontana Jazz Festival 2009); “TEMPOMATERIA” nell’ambito dell’omonima mostra di pittura e scultura (Cascina Farsetti, Villa Doria Pamphilj, Roma 2014); “La musica incontra le immagini” : sonorizzazione del video Roma ’77 di Emanuele Redondi, evento organizzato dall’AAMOD (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico) (MACRO – Museo d’Arte Contemporanea, Roma 2017); Lettura Scenica per Voci e Musica dalla plaquette teatrale “il precipizio” di Tiziana Colusso (Casale Rappini, Terracina 2021).
Ha fatto parte di numerosi organici orchestrali sotto la direzione di Eugenio Colombo, Roberto Spadoni, Greg Burk, Roberto Pregadio, Fernando Brusco e Mario Raja.
È stata trombettista dell’”Orchestra delle Donne del 41° Parallelo” diretta da Stefano Scatozza; per quest’organico ha lavorato anche come compositrice e arrangiatrice a partire dal 2009. Numerose sono state le partecipazioni dell’orchestra a rassegne, festival, concerti dedicati all’impegno sociale, tenuti presso sedi prestigiose.  L’organico ha collaborato con Cristina Comencini e Lunetta Savino alla realizzazione del videoclip del brano “Finalmente te ne vai” e ha registrato i CD “Voci della Periferia” (Helikonia) e “Viaggio Orizzontale” (Zone di Musica).
Lucia Ianniello promocode in Italia e all’estero i suoi progetti musicali originali: “Maintenant”, “Horace Tapscott’s Dream”, “Otherwise”, “The Sound of Poetry”, “A Different Point of View”, “Tales”, “Poetate! La poesia è rivoluzionaria” dedicato ad Amiri Baraka, “Keep Left”. Tra I musicisti con cui ha suonato: Paolo Tombolesi, G. Calvin Weston, Roberto Cervi, Mario Mazzenga, Nicola Alesini, Nicola Raffone, Mosshen Kasirossafar, Marco Valabrega, Diana Torti, Gloria Trapani, Cecilia Sanchietti, Eugenio Colombo, Massimo Carrano, Alberto Popolla, Andrea Polinelli, Danielle Di Majo, Pasquale Innarella, Alessandro Del Signore, Fulvio Palese, Ivano Nardi, Rita Marcotulli, Lucilla Galeazzi, Nada, Giovanna Marini, Raffaella Misiti, Andrea Satta and the Têtes de Bois.
Nel corso del 2015 è stata curatrice degli eventi musicali nell’ambito di “PER APPIAM ‘15”, IV Festival Internazionale d’Arte (4-20 settembre 2015) nel Parco dell’Appia Antica di Roma.
Ha pubblicato come bandleader i CD “MAINTENANT” (2015) e “LIVE AT ACUTO JAZZ” (2017) con l’etichetta inglese Slam Productions.
Il 10 aprile 2017 il concerto “Acuto Jazz: Lucia Ianniello Maintenant”, registrato ad Acuto il 10 agosto 2016, viene trasmesso integralmente da RAI-Radio3 Suite.
Il 21 giugno 2018 è stata invitata, in Duo con Paolo Tombolesi, dall’Ambasciata d’Italia, all’Italian Festival in Thailand 2018, in occasione dell’anniversario dei 150 anni delle relazioni bilaterali tra Italia e Thailandia. I concerti si sono tenuti presso la Chulalongkorn University e la Music Hall a Bangkok.
Nel 2022 ha pubblicato il CD “MY ONE AND ONLY PLANET” (Freely Records) insieme a Roberto Cervi, Paolo Tombolesi, Mario Mazzenga e Grant Calvin Weston.

Scrivono di lei:

“(…) Like the late, great Kenny Wheeler she shows great promise for a long career to come.”
Bruce Lee Gallanter DMG – Downtown Music Gallery of New York
“Periodicamente il jazz italiano riserva belle e sostanziose sorprese al femminile. Ad esempio, l’eccellente trombettista e flicornista Lucia Ianniello (…)”
Guido Festinese ALIAS (il manifesto)

“Lucia Ianniello est trompettiste mais aussi bugliste. Cela se sent, cela s’entend même lorsqu’elle souffle dans sa trompette. Le son est hérité de Miles (…)”
Marc Sarrazy Improjazz – Croniques de disques

“(…) merita attenzione, testimoniando di una visione tutt’altro che supina del fare musica.”
Alberto Bazzurro MUSICA JAZZ

“(…) Il suono della tromba della leader è sempre essenziale e, al tempo stesso, pieno di lancinante lirismo.”
Marco Buttafuoco Jazz Convention

“(…) Lucia has an innate sense of timing on her horn and is chock-full of the kind of talent/style that players like Miles evoked in their musical imagery (…) I give Lucia and her high-energy players a most HIGHLY RECOMMENDED”
Rotcod Zzaj Improvijazzation Nation

“(…) nella trombettista Lucia Ianniello si fa largo un’idea espressiva di taglio impressionista, solcata da un lirismo onirico, rarefatto e a tratti teso.”
Antonino Di Vita JAZZIT

Lucia Ianniello Quartet
KEEP LEFT and
Go Straight South
Lucia Ianniello tromba e voce
Paolo Tombolesi pianoforte e tastiere
Roberto Cervi chitarre
Alessandro Forte batteria

L’ultimo lavoro discografico di Lucia Ianniello “KEEP LEFT and Go Straight South” (Filibusta Records) andrà in stampa in primavera. L’uscita del CD è stata anticipata da tre singoli pubblicati sulle maggiori piattaforme digitali:

Il progetto è composto interamente da brani originali e rappresenta una svolta sia musicale che umana della trombettista che per la prima volta si presenta anche in veste di autrice di testi e di cantante. Il lavoro è permeato da un radicale antirazzismo, infatti solo per citare alcuni brani, Human Race è una sorta di attualizzazione di “Strange Fruit”, il capolavoro eseguito da Billie Holiday, legato all’origine del Movimento per i diritti civili in America; Tide è invece una marea viva, come quando la luna e il sole sono perfettamente allineati, come quando masse di donne, uomini e bambini si muovono in un flusso inarrestabile, naturale, alla ricerca di nuove terre, paesi, continenti, nella speranza di una vita migliore; Feronia è l’immagine della divinità della fertilità, ma anche la protettrice degli schiavi liberati e di tutto ciò che da sottoterra esce alla luce del sole.
Il Quartetto, forte della diversa estrazione e formazione dei suoi componenti, guarda oltre la musica jazz intesa come linguaggio tradizionale, e fa proprie, con sensibilità ed interesse, le espressività timbriche e dinamiche del mondo contemporaneo. I musicisti si inseguono in un ricco e appassionato interplay, nel quale si intrecciano sonorità jazz, rock, popolari e sperimentali. Il live è vissuto come un’esperienza unica e originale, in rapporto stretto con il pubblico, una sorta di narrazione sonora di una memoria antica.